Oggi, a scuola, hanno attirato la mia attenzione due articoli di giornale (e se ho letto il giornale vuol dire che non c’era proprio altro da fare!).
Uno parla di un cartellone pubblicitario che sponsorizza una marca d’abbigliamento per bambini ideata dalla moglie di Briatore (già qui potrebbe farvi intuire il mio disprezzo per questo argomento) e il secondo parla del nuovo film che presto sarà nei cinema italiani Avatar; volendo i due articoli hanno una morale in comune.
Nel cartellone di cui vi parlavo prima, sono fotografati due bambini (un maschio e una femmina) abbracciati e vestiti in modo da non sembrare tali. Purtroppo l’immagine descritta non l’ho trovata su internet altrimenti l’avrei postata volentieri, comunque vi copio il pezzo dell’articolo in cui la descrive: << (…) Una ninfetta lei, di cinque o sei anni o anche meno, con boccoli da parrucchiere che scendono a coprire metà faccia e occhiali da sole, naturalmente, da minidiva, che branca stretto un suo coetaneo raggiante e riccioluto, beato, almeno sembra, di farsi immortalare così conciato, dallo stuolo di fotografi che circondano la sventurata coppietta. (…) >>.
Oltre a questa descrizione, la giornalista annota che come scritta pubblicitaria (in inglese) c’è scritto “ Bambini oggi, persone di successo domani!” riferendosi ovviamente a chi veste della marca del cartellone.
Adesso io mi chiedo, ma è possibile che si voglia rendere davvero impossibile la vita a questi poveri bambini? Questo cartellone è la prova che ormai i bambini vengono manipolati come e quando si vuole non tenendo conto delle conseguenze che ne portano.
Un bambino che vede questo cartellone probabilmente non è così interessato, ma di certo è propenso ad imitare ciò che vede; aggiungiamoci poi che potrebbe avere amichetti i cui genitori (idioti) comprano effettivamente i vestiti di quella marca e alzino (secondo loro) i propri figli ad un livello estetico superiore; il bambino iniziale ha a che fare con i primi complessi per essere accettato dalla società (sottolineo a cinque anni), sentendosi escluso, sentendosi incompreso dai genitori (perché sono i genitori che hanno ancora un po’ di cervello che passano per idioti no?) e nel peggiore dei casi diventano elementi di tutt’altro tipo, magari non rendendo a scuola, magari compiendo già da piccoli degli atti di bullismo ecc.
Questo non avviene solo in Italia (purtroppo o per fortuna, decidetelo voi), infatti, sono stata informata che esiste un programma televisivo o un sito internet (adesso non ricordo) in cui le bambine vengono truccate e vestite come modelle e fotografate (in pose espressioni decisamente NON innocenti, come invece dovrebbero essere gli sguardi di queste fanciulle) per questo concorso in cui vince la più “bella” o come vorrei dire io chi si avvicina di più ad una zoccola.
Quello che mi fa più ridere è che sulla pedofilia sono tutti contro e sono tutti d’accordo, ma allora non è meglio pensarci prima?
Mi chiedo dove stiamo finendo, per fortuna che lo sviluppo femminile avviene intorno ai 12-13 anni altrimenti se si va avanti così avremmo bambine di 5 anni già incinta di chissà chi.
Vorrei far notare che non solo io non desidero avere figli per paura di come cazzo verranno fuori con questa società.
Il secondo articolo parla, come detto prima, di Avatar. Il film in 3D che ha conquistato già l’Italia. Peccato che l’articolo non parli della bellezza del film nè del successo che sta facendo, ma anzi I GENITORI hanno il coraggio di discutere sulla censura del film perché << (…) La violenza e la velocità di alcune scene possono impressionare i minori di 14 anni. (…) >>.
Con tutta la ragione che potete trovare in questa affermazione (perché probabilmente ne ha), non vi sembra un po’ un contro senso questo atto di protesta a confronto con il completo silenzio riguardo l’articolo precedente?
D’altronde questo è il mondo! Finché non saremo noi ad avere le palle per cambiarlo resterà così per sempre… quindi…
DIAMOCI UNA MOSSA RAGAZZI!